Effettuiamo una caratterizzazione delle acque di scarico andando a ricercare gli analiti fondamentali:
Svolgiamo analisi chimiche e microbiologiche su prodotti alimentari di ogni genere; materie prime, semilavorati e prodotti finiti.
Ci occupiamo principalmente di:
Il laboratorio microbiologico analizza matrici alimentari al fine di identificare e quantificare microrganismi quali batteri, muffe e lieviti, sia patogeni che non patogeni.
La pulizia delle superfici, soprattutto in ambito alimentare e medico, è di fondamentale importanza, per questa ragione effettuiamo quotidianamente analisi della contaminazione microbiologica delle superfici. Quest’ultime sono solitamente i piani di lavoro e la strumentazione specifica utilizzata durante la preparazione dei cibi (affettatrici, coltelli, taglieri).
La shelf-life o vita commerciale è il termine usato per indicare il tempo massimo entro il quale un prodotto alimentare può essere consumato, e di conseguenza commercializzato, mantenendo i suoi requisiti di qualità e sicurezza. Di conseguenza questa risulta essere determinante nel caso di prodotti deperibili soprattutto per quel che riguarda la sicurezza alimentare, di cui oggigiorno si sente molto parlare.
L’etichettatura di un prodotto ricopre una funzione molto significativa in quanto descrive le caratteristiche del prodotto e permette al consumatore di effettuare una scelta più appropriata a seconda delle sue esigenze. L’etichetta nutrizionale, così come per quella alimentare, dev’essere chiara e completa, oltre a non riportare informazioni scorrette. A tale scopo il Regolamento UE n. 1169/2011 e i seguenti aggiornamenti apportati con il Regolamento delegato UE n.78/2014 sanciscono, in aggiunta alla sua obbligatorietà salvo rare eccezioni, nuove direttive sulla sua regolamentazione, arrivando a definirne anche i parametri obbligatori e quelli facoltativi.
Il terreno agricolo è un elemento imprescindibile per il settore primario andando ad influenzare in maniera significativa qualità e quantità delle coltivazioni così come tutti i settori che ne orbitano attorno, fino ad arrivare ad avere un impatto non irrilevante anche sulla qualità della vita stessa. Per questo è fondamentale curarne e preservarne le qualità intrinseche, sia per trarne il massimo in termini di prestazioni, sia perché è un elemento cardine di qualunque ecosistema in cui esso si vada ad inserire.
I fertilizzanti sono costituiti da un amplia rosa di prodotti minerali ed organici destinati solitamente ad implementale e migliorare le coltivazioni ed a tal scopo, viste le diverse esigente di ogni coltura, ognuno deve presentare delle caratteristiche specifiche così che possa apportare i giusti elementi nutritivi alle piante ed ai loro prodotti. Conoscere quindi la composizione di ogni fertilizzante è un passo fondamentale per migliorare la resa del terreno e salvaguardare le colture.
Per mangime s’intende un alimento composto da prodotti diversi e da sostanze vegetali o animali, utilizzato per nutrire il bestiame. Chiunque acquisti o venda mangimi ha interesse a controllare che la materia prima rispetti i requisiti qualitativi e di sicurezza alimentare previsti dalla legislazione vigente (Regolamento (CE) n. 767/2009: immissione sul mercato e uso dei mangimi).
Il Fitotest o test di germinazione è un test di carattere biologico che mira a valutare la bontà di matrici come compost e terreni servendosi di organismi target come il crescione (Lepidium sativum), di cui ci serviamo abbondantemente per quest’analisi. Il test ha come obbiettivo di stimare la fitotossicità della matrice in esame, andando a valutare l’inibizione del processo di germinazione e di accrescimento dell’apparato radicale, alterazioni che finiscono per ripercuotersi sull’intero organismo.
Le micotossine sono metaboliti secondari prodotti da alcuni funghi quando questi si ritrovano in condizioni favorevoli. Sono estremamente tossiche per la salute sia dell’uomo sia per gli animali che ne vengono in contatto. Non tutte le specie fungine sono in grado di produrre queste sostanze, ad oggi se ne contano circa 300 e la maggior parte di queste sono ascrivibili a microrganismi appartenenti ai generi Aspergillus e Fusarium.
L’acqua
L’acqua è un bene prezioso perché è alla base della vita di tutti gli ecosistemi e sul nostro pianeta ve ne è una disponibilità limitata. Monitorarne la qualità è essenziale per rilevare possibili cambiamenti ambientali e salvaguardare la salute del pianeta e di tutti i suoi abitanti.
L’approvvigionamento di acqua dolce necessario per soddisfare il fabbisogno idrico dell’uomo avviene servendosi principalmente di fonti come i corpi idrici superficiali, le falde sotterranee ed in certi casi anche delle acque meteoriche.
Acque meteoriche
Quest’ultime derivanti dal processo evaporativo delle acque superficiali risultano estremamente pure all’origine, ma durante il processo di ricaduta verso il suolo si arricchiscono di sostanze e microrganismi. Tutto questo rende inevitabile il monitoraggio analitico e all’occorrenza trattamenti di purificazione prima dell’utilizzo o della reimmissione nell’ambiente per salvaguardare sia la salute umana che quella del pianeta.
Acque superficiali e acque sotterranee
Le acque superficiali provengono da laghi, fiumi e torrenti che, dopo il processo di captazione, verranno trattate al fine di renderle idonee all’uso preposto.
Per una salvaguardia ambientale efficace è di fondamentale importanza controllare lo stato di salubrità delle acque sotterranee, le quali nascono da un processo di accumulo di acqua piovana e infiltrazioni del suolo. Durante questo percorso, le acque si arricchiscono di sali e sostanze disciolte provenienti dai vari strati del terreno, per cui la loro qualità e composizione è in intima relazione con la composizione del terreno attraversato. Qualsiasi attività svolta sulla superficie può avere un impatto sulla qualità dell’acqua sottostante in relazione alla permeabilità del suolo, per questo motivo salvaguardarne l’inquinamento risulta cruciale per poter disporre di una valida fonte d’acqua da cui attingere.
In quest’ottica, il nostro laboratorio mette al servizio dei propri clienti la sua competenza in materia d’analisi e campionamento per il monitoraggio dello stato delle acque al fine di garantirne la salubrità e l’idoneità all’utilizzo secondo l’impiego preposto e nel rispetto della legislazione in vigore (DL 152/06).
Acque di scarico
Le acque di scarico derivano dai processi delle attività antropiche, visto il loro inevitabile arricchimento dovuto ai processi a cui prendono parte, devono subire un costante monitoraggio analitico così da poterne definire lo stato di salubrità e composizione. Quest’analisi è fondamentale per definire un corretto piano di risanamento destinato ad un loro riutilizzo o ad una reintroduzione nell’ambiente senza che ne compromettano i naturali equilibri dell’ecosistema.
Le acque reflue ai sensi del D.lgs n. 152/06 si possono suddividere in:
Effettuiamo una caratterizzazione delle acque di scarico andando a ricercare gli analiti fondamentali:
Ed ampliando l’offerta sulla base delle esigenze del cliente (solventi, pesticidi, aldeidi, fenoli … ) in maniera d’aver una conoscenza completa della composizione degli scarichi e della loro pericolosità per la salute e l’ambiente.
Acque destinate al consumo umano
L’acqua per potersi definire idonea al consumo umano deve rispettare determinati requisiti regolamentati dalla normativa vigente, il decreto legislativo n. 31/2001, ne sancisce i valori limite dei parametri necessari affinché l’acqua possa essere considerata salubre e pulita, ovvero priva di patogeni ed altre sostanze che possano rappresentare una potenziale minaccia per la salute dell’uomo se presenti sopra determinate concentrazioni.
Al giorno d’oggi è difficile trovare in natura acque che soddisfino a pieno le caratteristiche necessarie ad essere usate dall’uomo, sebbene il consumo ad uso potabile delle acque sia uno dei loro usi primari. A tale scopo, laddove possibile, si predilige l’utilizzo delle acque di falda, che tendono ad essere prive di inquinanti e patogeni rispetto a quelle di superficie.
L’acqua potabilizzata viene successivamente immessa nelle reti di distribuzione a cui si allacciano poi gli impianti interni fino al raggiungimento dei punti di erogazione, pubblici o privati.
Il team di esperti all’interno del laboratorio, con una consolidata esperienza nel settore analitico delle acque, è in grado di valutare l’idoneità al consumo dell’acqua indagando sia i parametri chimico necessari che quelli microbiologici, offrendo un’indagine di base per valutarne la potabilità, come all’occorrenza un’analisi più approfondita che tenga in considerazione specifiche esigenze del cliente valutandone anche la presenza di inquinanti di origine antropica potenzialmente tossici per la salute come metalli pesanti, solventi, fitofarmaci.
Analisi Legionella
L’acqua essendo una delle molecole alla base della vita, risulta essere uno dei veicoli maggiori per la trasmissione di malattie. Considerando che questo elemento è utilizzato in tutte le attività umane, è facilmente comprensibile come una sua contaminazione possa essere la causa della diffusione di malattie infettive causate da batteri, virus e protozoi.
Tra le patologie idrodiffuse in crescente ascesa negli ultimi anni ritroviamo quelle ascrivibili al patogeno Legionella. I Batteri riferibili a questa specie tendono ad essere largamente diffusi presso i luoghi di raccolta delle acque, in particolare dove si verificano condizioni di stagnazione. A causa della loro capacità di resistere ad una buona parte dei normali trattamenti di potabilizzazione, questi batteri sono in grado di colonizzare impianti idrici centralizzati, docce, piscine, centri benessere ed impianti di climatizzazione fino al raggiungimento di concentrazioni tali da risultare una minaccia per la salute umana. La loro azione patogena è da ricondursi alla loro capacità di colonizzare le vie respiratorie e di indurre infezioni polmonari di grave intensità con un tasso di mortalità variabile tra il 10% e il 15%.
La principale modalità di trasmissione di questo patogeno è attraverso inalazione di aerosol, la via di diffusione più difficilmente controllabile e questo non fa altro che aumentare il fattore di rischio biologico in determinati ambienti di lavoro come impianti termali, ospedali, piscine, hotel o uffici.
Al fine di tenere sotto controllo e prevenire i principali rischi relativi all’infezione da Legionella in Italia si è provveduto a normare il problema grazie a:
Le linee guida ufficiali in materia di legionella forniscono nel dettaglio le misure per la prevenzione ed il controllo della legionellosi, offrendo ai gestori delle strutture ricettive potenzialmente a rischio valide direttive in materia ed ai laboratori di analisi con attività di diagnosi microbiologica e controllo ambientale della legionellosi protocolli per il campionamento e procedure d’analisi.
Da anni ci inseriamo nel settore effettuando analisi atte alla ricerca della legionella ed al suo monitoraggio, ponendoci come laboratorio di riferimento per la ricerca del batterio nei confronti di varie strutture sia pubbliche che private su diverse matrici ambientali come acqua, aria e superfici. Offriamo ai nostri clienti sia un’indagine secondo metodiche standard che si avvalgono di un isolamento colturale specifico del patogeno tramite l’uso di terreni selettivi, sia un’analisi basata su metodiche di diagnosi indirette basate sulla rilevazione del DNA di legionella (Real Time PCR – qPCR) in grado di offrire risultati in tempi molto più brevi (24 ore contro i 10 giorni di incubazione del metodo colturale necessari per affermare l’effettiva negatività del campione).
Acque di piscina
Le acque di piscina dal punto di vista igienico sanitario risultano essere estremamente sensibili a contaminazioni essendo per la maggior parte costantemente riciclate servendosi di sistemi di filtrazione.
La frequentazione di questi ambienti da parte di numerose persone, in certi casi caratterizzate da particolari condizioni di fragilità di salute, espone i bagnanti ed il personale delle strutture ad un potenziale rischio di natura biologica, per questa ragione il nostro Paese ha disciplinato gli aspetti igienico-sanitari. La legge in questione è l’Accordo stato regioni del 16 gennaio 2003 che sancisce, sia per le acque di approvvigionamento come per le acque presenti in vasca, le modalità con cui si debbano effettuare dei controlli periodici sia di carattere chimico che microbiologico.
Con un’ampia esperienza nell’ambito analitico delle acque supportiamo impianti sia pubblici che privati nel monitoraggio della qualità delle acque di piscina.
Nel caso delle acque di approvvigionamento le analisi devono soddisfare i requisiti minimi di potabilità previsti dalle leggi vigenti, mentre nel caso delle acque di vasca e d’immissione i requisiti sono quelli riportati nella tabella A dell’allegato 1 dell’accordo stato-regioni del 16/01/2003
Effettuiamo analisi chimiche e microbiologiche secondo metodiche accreditate su diverse tipologie di acque. Ci occupiamo dell’intero iter analitico partendo dal campionamento, effettuato da tecnici qualificati, al risultato dell’analisi.
Le diverse tipologie analizzate sono:
– Acque destinate al consumo umano: analisi con valutazione della conformità secondo la normativa vigente DLGS 31/2001;
-Acque di scarico: analisi delle acque di scarico domestiche e/o industriali con valutazione della conformità secondo il DLSG 152/2006;
-Acque sotterranee: analisi importante per la valutazione dello stato di contaminazione delle falde acquifere i cui limiti dei parametri analizzati sono normati dal DLSG 152/2006;
-Acque di piscina: analisi effettuata al fine di garantire un’ottima qualità dell’acqua per la sicurezza dei bagnanti.
Svolgiamo analisi chimiche e microbiologiche su prodotti alimentari di ogni genere; materie prime, semilavorati e prodotti finiti.
Ci occupiamo principalmente di:
Il laboratorio microbiologico analizza matrici alimentari al fine di identificare e quantificare microrganismi quali batteri, muffe e lieviti, sia patogeni che non patogeni.
La metodica con cui vengono effettuate le analisi microbiologiche varia a seconda del microorganismo ricercato, della famiglia di appartenenza e della natura del prodotto analizzato.
I microrganismi sono importanti nella produzione e conservazione degli alimenti per questa ragione assumo molteplici utilizzi: alcune specie vengono utilizzate nella produzione di alimenti (come i formaggi), altre indicano una scarsa qualità igienica o costituiscono addirittura un potenziale rischio per la salute umana (microrganismi patogeni).
In particolare, siamo in grado di identificare:
Ci occupiamo inoltre dello studio di shelf-life del prodotto, verificandone lo stato di conservazione e valutando come la presenza di batteri si modifichi nel corso di tempi prestabiliti, anche a diverse temperature di conservazione.
In aggiunta ricerchiamo e quantifichiamo le micotossine le quali possono essere presenti in cereali, frutta secca e materie prime in generale.
La pulizia delle superfici, soprattutto in ambito alimentare e medico, è di fondamentale importanza, per questa ragione effettuiamo quotidianamente analisi della contaminazione microbiologica delle superfici. Quest’ultime sono solitamente i piani di lavoro e la strumentazione specifica utilizzata durante la preparazione dei cibi (affettatrici, coltelli, taglieri).
Le analisi delle superfici vengono completate da quelle alimentari nel monitoraggio microbiologico, poiché possono rappresentare una fonte di contaminazione diretta o indiretta degli alimenti e poiché sono indizio delle condizioni igienico-sanitarie generali dei locali dove avvengono la preparazione e la conservazione dell’alimento.
I campionamenti superficiali vengono eseguiti tramite tamponi secchi o umidi (a seconda del microrganismo da ricercare), spugnette o tramite piastre a contatto, a seconda del tipo di superficie e di analisi.
Micro-B ricerca nei tamponi:
La shelf-life o vita commerciale è il termine usato per indicare il tempo massimo entro il quale un prodotto alimentare può essere consumato, e di conseguenza commercializzato, mantenendo i suoi requisiti di qualità e sicurezza. Di conseguenza questa risulta essere determinante nel caso di prodotti deperibili soprattutto per quel che riguarda la sicurezza alimentare, di cui oggigiorno si sente molto parlare.
L’obiettivo della valutazione della shelf-life è quello di determinare la durabilità di un prodotto alimentare sottoposto a diverse condizioni di conservazione o con una variazione dei parametri che influiscono sulla conservazione, ad esempio:
A seconda del tipo di matrice e dell’obiettivo da conseguire con la valutazione, è necessario definire i parametri analitici da determinare e la frequenza delle ripetizioni.
Per quanto riguarda i parametri da valutare, in linea di massima possono essere:
Per quanto riguarda invece la frequenza di analisi delle ripetizioni, non esiste una regola precisa ma maggiore è il numero di prove e più chiara sarà la valutazione.
L’etichettatura di un prodotto ricopre una funzione molto significativa in quanto descrive le caratteristiche del prodotto e permette al consumatore di effettuare una scelta più appropriata a seconda delle sue esigenze. L’etichetta nutrizionale, così come per quella alimentare, dev’essere chiara e completa, oltre a non riportare informazioni scorrette. A tale scopo il Regolamento UE n. 1169/2011 e i seguenti aggiornamenti apportati con il Regolamento delegato UE n.78/2014 sanciscono, in aggiunta alla sua obbligatorietà salvo rare eccezioni, nuove direttive sulla sua regolamentazione, arrivando a definirne anche i parametri obbligatori e quelli facoltativi.
Tra le informazioni che obbligatoriamente devono figurare nella tabella nutrizionale ritroviamo:
Volontariamente, possono essere espresse per maggior completezza informativa:
Siamo in grado, non solo di fornire un’indagine nutrizionale degli analiti regolamentati come obbligatori, ma è in grado anche di valutare caso per caso le esigenze del cliente così da indirizzarlo verso la scelta che meglio rispecchi l’effettiva composizione dei suoi prodotti. Per far questo, oltre alle competenze tecniche nel settore analitico, offriamo un servizio di consulenza tecnica così da poter offrire in primo luogo al produttore, ma poi anche al consumatore la maggior consapevolezza delle potenzialità del prodotto.
Terreni
Il terreno agricolo è un elemento imprescindibile per il settore primario andando ad influenzare in maniera significativa qualità e quantità delle coltivazioni così come tutti i settori che ne orbitano attorno, fino ad arrivare ad avere un impatto non irrilevante anche sulla qualità della vita stessa. Per questo è fondamentale curarne e preservarne le qualità intrinseche, sia per trarne il massimo in termini di prestazioni, sia perché è un elemento cardine di qualunque ecosistema in cui esso si vada ad inserire.
Grazie ad una vasta gamma di analisi accreditate siamo in grado di valutare la qualità, la fertilità e lo stato di salute dei terreni agricoli, al fine di conoscere quali possano essere le colture più adatte da avviare, così da poter supportare un’agricoltura di precisione, più conscia delle potenzialità della risorsa su cui si fonda. In quest’ottica offriamo un’analisi completa in modo da esaminarne tutte le sue componenti sia fisiche che chimiche del terreno.
Per quel che riguarda l’analisi chimica del terreno agronomico i nostri laboratori sono in grado di quantificare i principali macro e micronutrienti tra cui ritroviamo:
Definite carenze e squilibri di un terreno tramite una corretta interpretazione dei dati analitici, massimizza il rendimento e l’efficienza del terreno, indirizzando il coltivatore verso la scelta del fertilizzante più adatto sia in termini di qualità sia di quantità con una consequenziale riduzione degli sprechi ed un vantaggio non solo economico, ma anche ambientale.
Grazie ad una vasta gamma di analisi accreditate siamo in grado di verificare il rispetto dei requisiti imposti dal D.Lgs. 29/4/10 n°75 in materia di fertilizzanti, ammendanti e correttivi. Rivolgendoti ai nostri laboratori potrai conoscere l’analisi merceologica completa di compost, ammendanti, correttivi, fertilizzanti chimici e naturali ed una loro caratterizzazione sia chimica che microbiologica. Potrai conoscere la determinazione analitica di:
Mangimi
Per mangime s’intende un alimento composto da prodotti diversi e da sostanze vegetali o animali, utilizzato per nutrire il bestiame. Chiunque acquisti o venda mangimi ha interesse a controllare che la materia prima rispetti i requisiti qualitativi e di sicurezza alimentare previsti dalla legislazione vigente (Regolamento (CE) n. 767/2009: immissione sul mercato e uso dei mangimi).
Si presta particolare attenzione a:
I parametri analitici più rilevanti e presi in considerazione più spesso dalla legislazione vigente sono i seguenti:
Il Fitotest o test di germinazione è un test di carattere biologico che mira a valutare la bontà di matrici come compost e terreni servendosi di organismi target come il crescione (Lepidium sativum), di cui ci serviamo abbondantemente per quest’analisi. Il test ha come obbiettivo di stimare la fitotossicità della matrice in esame, andando a valutare l’inibizione del processo di germinazione e di accrescimento dell’apparato radicale, alterazioni che finiscono per ripercuotersi sull’intero organismo. Sul piano macroscopico nel caso il terreno risulti inquinato o presenti squilibri composizionali non si assisterà alla crescita di germogli verdi, forti e sani, ma si osserveranno rallentamenti di crescita, alterazioni nella colorazione e nel turgore dei vari apparati della pianta. Ci serviamo del test del crescione anche per valutare lo stato di maturazione dei compost: un composto troppo giovane conterrà livelli più elevati di acidi organici in grado di bloccare o rallentare la germinazione dei semi.
Tra le matrici che questi microrganismi prediligono come substrati di crescita ritroviamo mangimi e derrate alimentari di origine vegetale come ad esempio cereali, frutta secca, spezie e caffè. Queste materie prime sono alla base di numerose filiere alimentari finendo così, nel caso di una loro contaminazione, per compromettere l’intera produzione ed esponendo i consumatori a seri pericoli di salute. I più comuni processi di lavorazione e le procedure domestiche di cottura generalmente non sono sufficienti per eliminare queste sostanze estremamente stabili che in tal modo finiscono per conservare la loro tossicità.
L’Unione Europea, al fine di tutelare i consumatori, ha stabilito col regolamento 1881 del 2006 le concentrazioni massime di questi contaminanti all’interno degli alimenti mantenendone così il tenore a livelli accettabili sul piano tossicologico. Alla luce di ciò, si è reso necessario fissare dei criteri generali per il monitoraggio analitico di queste sostanze così da garantire tramite controlli periodici ed accurati una certa sicurezza lungo tutta la filiera produttiva.
Tali disposizioni sono stabilite dal regolamento 401/2006 e noi ci avvaliamo di metodi analitici conformi a quanto stabilito dalla legge vigente per la loro determinazione in alimenti e mangimi servendosi della tecnica HPLC (“High Performance Liquid Chromatography”, cromatografia liquida ad alta prestazione) associata a detector FLD (“Fluorescence Detectors”, detector a fluorescenza) o a “triplo quadrupolo”.
Sfruttando questa tecnica il nostro team di esperti è in grado di quantificare con questa tecnica le seguenti Micotossine: